La Lecciona 1923
Da storico casottino di caccia a un complesso formato da un ristorante dove poter gustare cene e merende valorizzando i prodotti locali e due appartamenti per vivere a due passi da una delle spiagge più belle della Versilia. Questa è l’idea per il restyling de La Lecciona, locale creato nel viale dei Tigli a Viareggio da Pia Orlandi nel 1928, di Fabio Imbriani, nuovo proprietario e fautore della rinascita di un punto di riferimento che è il simbolo di un territorio dalle mille risorse. «I lavori sono appena iniziati e contiamo di finirli entro la fine di giugno – ci racconta Fabio -. Ci metteremo all’opera sulla facciata e sul tetto, rifaremo l’impianto elettrico e rimetteremo a posto il giardino circostante. Verrà tirata su una cancellata sullo stile della Villa Borbone, che si trova proprio di fronte a La Lecciona. Orneremo il viale di ingresso con del ciottolato, una grande lettera L e piante della macchia mediterranea. Nel giardino pianteremo narcisi, gigli del mare, una siepe di corbezzolo e molto altro. Il nostro sarà un restauro conservativo per enfatizzare la bellezza del posto, abbiamo in progetto di dare nuovo smalto ai medaglioni che abbelliscono l’esterno con scene di caccia e scene bucoliche.
Abbiamo anche richiesto di poter apporre una targa per certificare La Lecciona come stabile storico. Abbiamo seguito le linee guida del Parco di San Rossore per quanto riguarda la flora e la paesaggistica e le indicazioni delle Belle Arti». La Lecciona avrà al suo interno due anime, quella del ristorante e quella degli appartamenti; ognuna con il proprio stile è pronta a dare il suo contributo nella rinascita di questa fantastica location. «Nel ristorante avremo il giusto trait d’union tra lo stile dell’epoca e i dettami della buona accoglienza – spiega il nuovo proprietario – con pavimenti in cotto e modonature di alto livello per le parti in legno. Nella parte centrale faremo un forno con delle maioliche per richiamare alla mente le Stube e metteremo tubazioni in rame. Sarà un ristorante aperto non solo a pranzo e cena, ma disponibile anche per merende e come bar. Negli appartamenti, invece, daremo un piglio più moderno enfatizzando gli spazi e l’ergonomia, mettendo al primo posto la qualità dei materiali utilizzati». Fabio arriva da Milano con una passione per la Versilia che nasce fin dalle prime vacanze trascorse tra Lido di Camaiore e Viareggio a metà degli anni ’90, poi la famiglia ha fatto il resto. «Non voglio essere un mecenate – afferma con sicurezza -, voglio solo ridare lustro a una bella costruzione di fine ‘800 che si trova in un gran contesto storico e faunistico. A me la Toscana è sempre piaciuta, la cornice mare-monti e la brezza delle Apuane sono due caratteristiche che non ho ritrovato mai da nessuna altra parte, e inoltre è proprio da queste parti che ho conosciuto mia moglie. Dopo anni come ingegnere nel ramo dei compressori d’aria, ho deciso di esplorare il settore del turismo. Credo che La Lecciona sia una luce in un corridoio importante vicino a una spiaggia bellissima. Per me è un peccato che in questa strada non ci sia un punto di ristoro dove ritrovarsi tutti insieme». Fabio ha le idee ben chiare su quale dovrà essere il futuro della Lecciona. «Vorrei creare un binomio tra menù di terra con una parte legata alle merende come una volta per esaltare il tessuto artigianale e culturale della zona, che propone formaggi d’alpeggio e salumi di una bontà assoluta. Con un buon pane di accompagnamento si potrebbe recuperare la convivialità della tavola e ricreare il clima della Versilia d’altri tempi. Mi metterò nelle mani di chef e ristoratori professionisti, ho intenzione di collaborare con personale di zona. Spero vivamente di trovare le persone con voglia e tanto spirito di intraprendenza per far risplendere La Lecciona come merita».